Cambio troppo frequente delle diottrie

Perche’ molti ragazzi e a volte anche adulti cambiano di frequente le diottrie ?
E soprattutto quale sono le soluzioni?
Tale problematica si manifesta per la maggiorparte dei casi per la miopia.
La risposta non e’ semplice e colgo l’occasione per rimandare ad altri articoli di approfondimento .
Volendo riassumere grazie alle ultime ricerche possiamo schematizzare le cause e le soluzioni in tal modo

1) La miopia solo in casi rarissimi è congenita e si presenta solitamente nei bambini, adolescenti o comunque prima dei 23-25 anni, quando la struttura oculare è ancora molto “plastica”.
La miopia produce una visione sfocata da lontano, ma la sua causa scatenante ha origine nell’impegno visivo prolungato da vicino. Per impegno visivo da vicino intendiamo la lettura, la scrittura, l’utilizzo dello smartphone, del tablet, del computer, della tv.
Diverse ore passate in queste attività affaticano gli occhi, creando uno stress accomodativo (a carico della muscolatura interna dell’occhio che si occupa della messa a fuoco).
Lo stress accomodativo a lungo andare modifica la struttura oculare allungando l’occhio rendendolo miope.
Non tutti quelli sottoposti a questo tipo di impegno visivo si miopizzano.
Perché la miopia non si ferma: dipende dall’apparato visivo
Quelli che hanno un apparato visivo geneticamente più robusto potranno sostenere lo sforzo senza modificare l’apparato visivo. Coloro che hanno un apparato visivo più delicato, per poter reggere la richiesta scolastica e quella dettata dal nuovo stile di vita, modificheranno la struttura (occhio), miopizzandosi.
Così facendo risolveranno lo stress quotidiano nel lavoro da vicino (a questo punto scompariranno cefalee, dolori oculari e altri sintomi astenopici: il soggetto si è perfettamente adattato a quella che è diventata la richiesta ergonomica principale, il lavoro da vicino).
perché la miopia non si ferma ?
Con questo processo di adattamento il soggetto vedrà però male da lontano: gli verranno prescritte lenti da miope per vedere bene da lontano, annullando così l’adattamento al lavoro da vicino che ha dovuto mettere in atto per essere efficiente. Così facendo, è tornato nella condizione iniziale: è di nuovo inefficiente da vicino e quindi si miopizzerà per eliminare lo stress del lavoro da vicino.
E andrà avanti così fino a che non terminerà di studiare.
Tranne casi particolari di miopie elevate, quelle per stress visivo da vicino crescono perché non si interviene sulla causa ma sull’effetto. L’occhio si deforma in lunghezza miopizzandosi per compensare lo stress accomodativo.
Era comunque più corretto il consiglio che veniva dato da oculisti ed ottici optometristi di utilizzare i vecchi occhiali per studiare ed usare la nuova correzione per attività all’esterno (ad esempio guida).
Questo comportamento affatica ancor di più il meccanismo della messa a fuoco oculare e apre le porte alla miopia o ad un suo peggioramento.
2) Resipazione-ossigenazione insufficiente : oggi i nostri occhi si trovano sempre piu’ alle prese con situazioni del tutto estranee al nostro DNA. Fin dall’eta’ preistorica i nostri occhi si sono abituati ad una vita prevalente all’esterno e ricca di ossigeno. Oggi al contrario viviamo molto in casa, nelle scuole, in ufficio , in citta’ con alto tasso di inquinanti ecc…

3) Postura errata: dipende dal sistema nervoso autonomo . Una manifestazione posturale molto frequente negli studenti è l’assumere una distanza di lavoro molto corta rispetto all’oggetto di studio (libro, quaderno, tablet, smartphone, ecc.). Questa distanza non dipende dalla volontà del soggetto ma dal sistema nervoso autonomo, che gestisce l’accomodazione (cioè il sistema di messa a fuoco, interno all’occhio): quando questa è affaticata, o il soggetto smette di studiare o se insiste nel continuare, l’accomodazione aumenta di valore e questo porta ad una distanza più corta fra occhio e libro.

4) Illuminazione insufficiente : Esistono molti studi a partire dagli anni ‘50 svolti dagli optometristi americani che evidenziano una stretta correlazione tra ambienti male illuminati e conseguente insorgenza della miopia.

Si è visto che nelle aule scolastiche poco o male illuminate dalla luce naturale si verificavano un maggior numero di miopie rispetto alle aule illuminate in modo corretto. Lo stesso avveniva in abitazioni con poca luce naturale (esempio seminterrati) dove i ragazzi dovevano svolgere i loro compiti scolastici.

Quindi la regola che si desume è: gli ambienti devono essere ben illuminati con luce naturale dove si studia o si svolgono lavori a distanza ravvicinata.

La scrivania deve essere posizionata di fronte alla finestra con luce che arriva di fronte o sul lato della mano che non scrive (per esempio da sinistra per i destrimani). Quando la luce naturale non è più buona, illuminare la scrivania con lampada da tavolo e luce accesa nella stanza per evitare eccessivi contrasti.
Quindi poca luce favorisce l’insorgenza ed il peggioramento della miopia.

5) Postura errata: La postura rappresenta un altro elemento molto importante. Se l’attività di lettura e scrittura o l’utilizzo dello smartphone viene fatta a distanza troppo ravvicinata, per capirci a meno di 30cm, questa abitudine sbagliata tende a miopizzare.

Lavorare e studiare a distanza molto ravvicinata costringe il nostro occhio ad un maggior sforzo muscolare e questo produce uno stress accomodativo che a sua volta favorisce la miopia.

Non bisognerebbe scendere al di sotto della distanza indicata da Harmon che equivale allo spazio che intercorre fra il gomito e la prima falange del dito indice.

In un adulto questa distanza varia mediamente fra i 38 ed i 42 cm.
Ovviamente in un bambino sarà un po’ più corta.

Per avere il piano di lavoro alla giusta distanza risultano molto utili le poltroncine regolabili in altezza, altrimenti le persone di bassa statura ed i bambini si trovano con gli occhi troppo vicini al piano della scrivania.

Un altro aspetto da osservare nella postura è quello di mantenere la schiena eretta e una posizione ben “centrata” senza rotazioni anomale o inclinazioni eccessive della testa.

Per quanto riguarda la postura di fronte al computer è importante la posizione dello schermo: lo schermo deve essere posizionato in modo tale che il bordo superiore del monitor sia all’altezza degli occhi o appena più basso in modo tale che si possano spostare gli occhi dallo schermo verso l’orizzonte semplicemente alzando lo sguardo (da D.Lgs. n. 81/08 recante il “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”).

Pause che riducono lo stress accomodativo
Per evitare di affaticare troppo gli occhi quando si svolgono attività prossimali (da vicino) bisogna fare delle pause. Questo vale sia per l’attività di studio, lettura e scrittura che quella a videoterminale.

Mentre leggete, quando avete finito di leggere la pagina, guardate oltre il libro, più lontano possibile per alcuni secondi e poi appena sentite gli occhi più rilassati ricominciate a leggere.

Mentre lavorate al computer distogliete spesso gli occhi dal monitor guardando sempre in lontananza per rilassare la muscolatura dell’occhio ed eseguite una pausa di 15 minuti ogni due ore (come da D.Lgs. n. 81/08 recante il “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”).

6) Stile di vita naturale :una delle sorprese delle recenti ricerche è l’importanza del tempo trascorso all’aria aperta nella prevenzione della miopia.

Dai dati a nostra disposizione, appare che almeno 14 ore a settimana all’aperto (specialmente nel periodo invernale i giovani non lo fanno) possano essere d’aiuto nel rallentamento della progressione miopica.

Molti sono i fattori che entrano in gioco in questo caso:

L’esposizione solare con la produzione di vitamina D
Il rilascio di elementi a livello della retina come la dopamina
L’esposizione a microrganismi che possono risultare benefici
Risulta molto benefico in termini di contenimento della miopia praticare attività sportive, meglio se svolte all’aria aperta.

7) Rallentare la miopia con l’alimentazione
Da diversi anni tutti gli specialisti che si occupano di salute sottolineano quanto sia importante una corretta alimentazione. Gli occhi e la miopia non fanno eccezione.
Un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura con pochi zuccheri (considerando anche un apporto equilibrato e vario dei carboidrati) con i grassi giusti e le proteine giuste del pesce e della carne (non di origine industriale- meglio se allevate allo stato naturale) rende il nostro organismo più forte e capace di fronteggiare le richieste visive sempre più affaticanti che il nostro moderno stile di vita ci richiede. Anche un equilibrato programma di integrazione vitaminica/sali minerali / antiossidanti aiuterebbe alla riduzione variazione frequente miopica ed al benessere generale

8) Se la prevenzione non basta : se fossi gia’ nella fase di miopia conclamata e volessi ad ogni modo frenare tale processo avendo un’ottima compensazione ottica vi sono diverse soluzioni optometriche.
Oggi attraverso l’Analisi Visiva, secondo una lettura Comportamentale, è possibile sapere con molto anticipo se un soggetto esaminato presenta un quadro funzionale pre-miopico (pur non essendo in quel momento miope) che lo porterà alla miopia nell’arco di uno-due anni, a meno che il soggetto stesso utilizzi correttamente le metodiche di optometria.
La ricerca, nel campo dell’Optometria, ci ha messo nella condizione di sapere cosa fare affinché la miopia non si presenti o venga in qualche modo arginata.

Se i tuoi occhi hanno una miopia possiamo impedire che questa aumenti in modo eccessivo, controllandola in modo che incrementi il meno possibile attraverso occhiali e lenti a contatto non convenzionali, esercizi e norme di igiene visiva.

Il nostro centro ottico non si limita a fornire ai miopi occhiali correttivi “passivi”, che hanno solo la funzione di mettere a fuoco le immagini sfocate, ma interviene nel sistema visivo e nelle abitudini del soggetto affinchè possano essere minimizzate le cause della miopia.

Questo è possibile ad esempio con occhiali costruiti con lenti “attive” o antifatica, una specie di lente multifocale che ha lo scopo di ridurre lo stress accomodativo.

Lo stesso effetto si può ottenere con speciali lenti a contatto multifocali /antifatica o per ortocheratologia che agiscono sul rimodellamento corneale ed il controllo della progressione miopica.

9) UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA SPESA PER LE FAMIGLIE :
Siamo tra i pochi ottici in Italia che aiutiamo le famiglie a cambiare le lenti che si usurano spesso o che bisogna cambiare di frequente a causa della continua variazione delle diottrie . Tale assicurazione si chiama SECURITY SERVICE e consente di
Poter cambiare le lenti dei tuoi occhiali gratuitamente di qualsiasi tipo dalle piu’ economiche a quelle piu’ evolute tecnologiacmante in MANIERA GRATUITA affrontando le spese simboliche di produzione .
Un grande passo avanti nel mondo dell’ottica per tutte le famiglie che si sentono finalmente sicure nell’acquisto di lenti di qualita’ con dei costi di sostituzione paradossalmente inferiori alle lenti di bassa qualita’ che non godono di tale privilegio.

SOLUZIONI
La ricerca, nel campo dell’Optometria, ci ha messo nella condizione di sapere cosa fare affinché la miopia non si presenti o venga in qualche modo arginata.
Cosa possiamo fare quindi per non diventare miopi o per rallentare od arrestare la miopia se già presente? Per rallentare il processo miopico dobbiamo fare attenzione a diversi fattori che elenchiamo di seguito:

Illuminazione
Postura
Pause che riducono lo stress accomodativo
Stile di vita
Alimentazione
Rallentare la miopia con l’illuminazione giusta
Partiamo dall’illuminazione che risulta molto importante.

Esistono molti studi a partire dagli anni ‘50 svolti dagli optometristi americani che evidenziano una stretta correlazione tra ambienti male illuminati e conseguente insorgenza della miopia.

Si è visto che nelle aule scolastiche poco o male illuminate dalla luce naturale si verificavano un maggior numero di miopie rispetto alle aule illuminate in modo corretto. Lo stesso avveniva in abitazioni con poca luce naturale (esempio seminterrati) dove i ragazzi dovevano svolgere i loro compiti scolastici.

Quindi la regola che si desume è: gli ambienti devono essere ben illuminati con luce naturale dove si studia o si svolgono lavori a distanza ravvicinata.

La scrivania deve essere posizionata di fronte alla finestra con luce che arriva di fronte o sul lato della mano che non scrive (per esempio da sinistra per i destrimani). Quando la luce naturale non è più buona, illuminare la scrivania con lampada da tavolo e luce accesa nella stanza per evitare eccessivi contrasti.
Quindi poca luce favorisce l’insorgenza ed il peggioramento della miopia.

rallentare la miopia con una postura corretta

Rallentare la miopia con una postura corretta
La postura rappresenta un altro elemento molto importante. Se l’attività di lettura e scrittura o l’utilizzo dello smartphone viene fatta a distanza troppo ravvicinata, per capirci a meno di 30cm, questa abitudine sbagliata tende a miopizzare.

Lavorare e studiare a distanza molto ravvicinata costringe il nostro occhio ad un maggior sforzo muscolare e questo produce uno stress accomodativo che a sua volta favorisce la miopia.

Non bisognerebbe scendere al di sotto della distanza indicata da Harmon che equivale allo spazio che intercorre fra il gomito e la prima falange del dito indice.

In un adulto questa distanza varia mediamente fra i 38 ed i 42 cm.
Ovviamente in un bambino sarà un po’ più corta.

Per avere il piano di lavoro alla giusta distanza risultano molto utili le poltroncine regolabili in altezza, altrimenti le persone di bassa statura ed i bambini si trovano con gli occhi troppo vicini al piano della scrivania.

Un altro aspetto da osservare nella postura è quello di mantenere la schiena eretta e una posizione ben “centrata” senza rotazioni anomale o inclinazioni eccessive della testa.

Per quanto riguarda la postura di fronte al computer è importante la posizione dello schermo: lo schermo deve essere posizionato in modo tale che il bordo superiore del monitor sia all’altezza degli occhi o appena più basso in modo tale che si possano spostare gli occhi dallo schermo verso l’orizzonte semplicemente alzando lo sguardo (da D.Lgs. n. 81/08 recante il “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”).

Pause che riducono lo stress accomodativo
Per evitare di affaticare troppo gli occhi quando si svolgono attività prossimali (da vicino) bisogna fare delle pause. Questo vale sia per l’attività di studio, lettura e scrittura che quella a videoterminale.

Mentre leggete, quando avete finito di leggere la pagina, guardate oltre il libro, più lontano possibile per alcuni secondi e poi appena sentite gli occhi più rilassati ricominciate a leggere.

Mentre lavorate al computer distogliete spesso gli occhi dal monitor guardando sempre in lontananza per rilassare la muscolatura dell’occhio ed eseguite una pausa di 15 minuti ogni due ore (come da D.Lgs. n. 81/08 recante il “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”).
Se il soggetto si è miopizzato, si può impedire che la miopia aumenti in modo eccessivo, controllandola in modo che aumenti il meno possibile attraverso occhiali e lenti a contatto non convenzionali, esercizi e norme di igiene visiva.
Il nostro Istituto ottico non si limita a fornire ai miopi occhiali correttivi “passivi”, che hanno solo la funzione di mettere a fuoco le immagini sfocate, ma interviene nel sistema visivo e nelle abitudini del soggetto affinchè possano essere minimizzate le cause della miopia.
Questo è possibile ad esempio con occhiali costruiti con lenti “attive” o antifatica, una specie di lente multifocale che ha lo scopo di ridurre lo stress accomodativo.
Lo stesso effetto si può ottenere con speciali lenti a contatto multifocali o per ortocheratologia che agiscono sul rimodellamento corneale.

Si chiama educazione visiva : si basa su respirazione, postura e movimenti delle palpebre , cosi’ si possono recuperare le diottrie

Perché la miopia non si ferma: le cause del peggioramento
Post by: Marco Ciaroni in miopia, occhiali da vista
Negli articoli precedenti abbiamo analizzato le cause scatenanti della miopia anche in assenza della spiegazione ereditaria. Purtroppo può succedere che con il passare del tempo questo difetto non si arresti, ma peggiori, dunque la domanda sorge spontanea: perché la miopia non si ferma?
Le cause della miopia
La miopia solo in casi rarissimi è congenita e si presenta solitamente nei bambini, adolescenti o comunque prima dei 23-25 anni, quando la struttura oculare è ancora molto “plastica”.

La miopia produce una visione sfocata da lontano, ma la sua causa scatenante ha origine nell’impegno visivo prolungato da vicino. Per impegno visivo da vicino intendiamo la lettura, la scrittura, l’utilizzo dello smartphone, del tablet, del computer, della tv.

Diverse ore passate in queste attività affaticano gli occhi, creando uno stress accomodativo (a carico della muscolatura interna dell’occhio che si occupa della messa a fuoco).

Lo stress accomodativo a lungo andare modifica la struttura oculare allungando l’occhio rendendolo miope.
Non tutti quelli sottoposti a questo tipo di impegno visivo si miopizzano.

Perché la miopia non si ferma: dipende dall’apparato visivo
Quelli che hanno un apparato visivo geneticamente più robusto potranno sostenere lo sforzo senza modificare l’apparato visivo. Coloro che hanno un apparato visivo più delicato, per poter reggere la richiesta scolastica e quella dettata dal nuovo stile di vita, modificheranno la struttura (occhio), miopizzandosi.

Così facendo risolveranno lo stress quotidiano nel lavoro da vicino (a questo punto scompariranno cefalee, dolori oculari e altri sintomi astenopici: il soggetto si è perfettamente adattato a quella che è diventata la richiesta ergonomica principale, il lavoro da vicino).

perché la miopia non si ferma occhio miope

Con questo processo di adattamento il soggetto vedrà però male da lontano: gli verranno prescritte lenti da miope per vedere bene da lontano, annullando così l’adattamento al lavoro da vicino che ha dovuto mettere in atto per essere efficiente. Così facendo, è tornato nella condizione iniziale: è di nuovo inefficiente da vicino e quindi si miopizzerà per eliminare lo stress del lavoro da vicino.

E andrà avanti così fino a che non terminerà di studiare.

Tranne casi particolari di miopie elevate, quelle per stress visivo da vicino crescono perché non si interviene sulla causa ma sull’effetto. L’occhio si deforma in lunghezza miopizzandosi per compensare lo stress accomodativo.

Era comunque più corretto il consiglio che veniva dato da oculisti ed ottici optometristi di utilizzare i vecchi occhiali per studiare ed usare la nuova correzione per attività all’esterno (ad esempio guida).

La miopia peggiora: dipende dal sistema nervoso autonomo
Una manifestazione posturale molto frequente negli studenti è l’assumere una distanza di lavoro molto corta rispetto all’oggetto di studio (libro, quaderno, tablet, smartphone, ecc.). Questa distanza non dipende dalla volontà del soggetto ma dal sistema nervoso autonomo, che gestisce l’accomodazione (cioè il sistema di messa a fuoco, interno all’occhio): quando questa è affaticata, o il soggetto smette di studiare o se insiste nel continuare, l’accomodazione aumenta di valore e questo porta ad una distanza più corta fra occhio e libro.

Questo comportamento affatica ancor di più il meccanismo della messa a fuoco oculare e apre le porte alla miopia o ad un suo peggioramento.

La miopia e lo studio dell’optometria
L’optometria ha cercato di comprendere quali fossero i processi visivi che mettevano in moto la miopia. Inizialmente la miopia si assecondava compensandola con lenti che permettessero al soggetto di riacquistare buona visione da lontano. Ma da quel momento, con l’uso permanente delle lenti, nella maggior parte dei casi, la miopia proseguiva nella sua crescita.

La prima rivoluzione in optometria la fece Skeffington che, nel secolo scorso, mise a punto un insieme di test che per la prima volta rilevavano le abilità visive – cioè la funzione visiva del soggetto – sia nella visione da lontano che da vicino: era nata l’Analisi Visiva.

Oggi attraverso l’Analisi Visiva, secondo una lettura Comportamentale, è possibile sapere con molto anticipo se un soggetto esaminato presenta un quadro funzionale pre-miopico (pur non essendo in quel momento miope) che lo porterà alla miopia nell’arco di uno-due anni, a meno che il soggetto stesso utilizzi correttamente le metodiche di optometria.

La ricerca, nel campo dell’Optometria, ci ha messo nella condizione di sapere cosa fare affinché la miopia non si presenti o venga in qualche modo arginata.

Se il soggetto si è miopizzato, si può impedire che la miopia aumenti in modo eccessivo, controllandola in modo che aumenti il meno possibile attraverso occhiali e lenti a contatto non convenzionali, esercizi e norme di igiene visiva.

Il nostro Istituto ottico non si limita a fornire ai miopi occhiali correttivi “passivi”, che hanno solo la funzione di mettere a fuoco le immagini sfocate, ma interviene nel sistema visivo e nelle abitudini del soggetto affinchè possano essere minimizzate le cause della miopia.

Questo è possibile ad esempio con occhiali costruiti con lenti “attive” o antifatica, una specie di lente multifocale che ha lo scopo di ridurre lo stress accomodativo.

Lo stesso effetto si può ottenere con speciali lenti a contatto multifocali o per ortocheratologia che agiscono sul rimodellamento corneale.

Occhio miope perché la miopia non si ferma

La ricerca in Optometria ha messo a disposizione metodiche, esercizi, strumenti che consentono questi risultati. Risultati che alcuni anni fa erano impensabili. Oggi conosciamo le tappe attraverso cui il processo miopico si evolve e quali sono le abilità visive che vanno in crisi.

Da quanto detto, si evidenzia che nella maggior parte delle miopie, il problema sorge da vicino: la cattiva visione da lontano è solo l’effetto di un processo di adattamento dell’occhio per sostenere lo sforzo a distanza ravvicinata.

In conclusione…
Quando siamo in presenza di una miopia, se interveniamo per ridurre lo stress accomodativo da vicino con i giusti mezzi, occhiali speciali, lenti a contatto specifiche, esercizi e norme di igiene visiva, riusciremo a contenere il peggioramento di questo difetto con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di salute e qualità di vita.

Rallentare la miopia con l’igiene visiva, alcuni consigli
Post by: Marco Ciaroni in miopia, occhiali da vista, lenti a contatto
La miopia nell’età evolutiva ed in particolare nell’adolescenza tende solitamente a peggiorare. Poi nel soggetto adulto, normalmente entro i 23/25 anni si stabilizza. Ma è possibile rallentare la miopia? Vediamo insieme come! Le statistiche ci dicono che negli adolescenti dal momento in cui la miopia si manifesta, il peggioramento medio annuo è di 0,66 diottrie. Comprendete bene quindi che se una miopia compare a 10 anni e peggiora fino a 20 avremo una variazione totale di circa 6,50 diottrie e aggiungendo la miopia diagnosticata inizialmente facilmente si supereranno le 7 diottrie.

Stiamo parlando quindi di una miopia che si definisce elevata con tutte le complicazioni che comporta.

Parliamo non solo di una totale dipendenza dall’occhiale o dalle lenti a contatto ma anche di una struttura oculare in qualche modo indebolita in quanto il bulbo si è allungato di oltre 2 mm rispetto alla norma, la retina di conseguenza si è stirata ed assottigliata, predisponendo l’occhio ad una maggior frequenza di problematiche come l’ipertensione oculare, la cataratta precoce, le miodesopsie e la fragilità retinica con maggior rischio di distacchi.

Ovviamente ci auguriamo che nulla di tutto questo accada ma come sempre, è più facile prevenire.

come rallentare la miopia o evitare che peggiori?

Come rallentare la miopia o evitare che peggiori?
Ecco, qui che entrano in gioco i consigli di igiene visiva.
Diciamo che abitudini sbagliate possono far peggiorare più della media statistica mentre sane abitudini riusciranno a rallentare e a bloccare il processo miopico.

Come abbiamo detto più volte negli articoli precedenti riguardanti la miopia e in particolare in quello dedicato ai sintomi e alle cause della miopia, il problema, in aggiunta alla causa ereditaria, ha origine in un affaticamento eccessivo del sistema visivo nella visione da vicino come ad esempio la lettura, la scrittura, il computer, il tablet, lo smartphone, i videogames e la TV.

Negli ultimi anni, le nuove generazioni utilizzano lo smartphone come un’appendice corporea e questo stile di vita ha fatto schizzare verso l’alto le percentuali di nuovi miopi tra la popolazione.

Cosa possiamo fare quindi per non diventare miopi o per rallentare od arrestare la miopia se già presente? Per rallentare il processo miopico dobbiamo fare attenzione a diversi fattori che elenchiamo di seguito:

Illuminazione
Postura
Pause che riducono lo stress accomodativo
Stile di vita
Alimentazione
Rallentare la miopia con l’illuminazione giusta
Partiamo dall’illuminazione che risulta molto importante.

Esistono molti studi a partire dagli anni ‘50 svolti dagli optometristi americani che evidenziano una stretta correlazione tra ambienti male illuminati e conseguente insorgenza della miopia.

Si è visto che nelle aule scolastiche poco o male illuminate dalla luce naturale si verificavano un maggior numero di miopie rispetto alle aule illuminate in modo corretto. Lo stesso avveniva in abitazioni con poca luce naturale (esempio seminterrati) dove i ragazzi dovevano svolgere i loro compiti scolastici.

Quindi la regola che si desume è: gli ambienti devono essere ben illuminati con luce naturale dove si studia o si svolgono lavori a distanza ravvicinata.

La scrivania deve essere posizionata di fronte alla finestra con luce che arriva di fronte o sul lato della mano che non scrive (per esempio da sinistra per i destrimani). Quando la luce naturale non è più buona, illuminare la scrivania con lampada da tavolo e luce accesa nella stanza per evitare eccessivi contrasti.
Quindi poca luce favorisce l’insorgenza ed il peggioramento della miopia.

rallentare la miopia con una postura corretta

Rallentare la miopia con una postura corretta
La postura rappresenta un altro elemento molto importante. Se l’attività di lettura e scrittura o l’utilizzo dello smartphone viene fatta a distanza troppo ravvicinata, per capirci a meno di 30cm, questa abitudine sbagliata tende a miopizzare.

Lavorare e studiare a distanza molto ravvicinata costringe il nostro occhio ad un maggior sforzo muscolare e questo produce uno stress accomodativo che a sua volta favorisce la miopia.

Non bisognerebbe scendere al di sotto della distanza indicata da Harmon che equivale allo spazio che intercorre fra il gomito e la prima falange del dito indice.

In un adulto questa distanza varia mediamente fra i 38 ed i 42 cm.
Ovviamente in un bambino sarà un po’ più corta.

Per avere il piano di lavoro alla giusta distanza risultano molto utili le poltroncine regolabili in altezza, altrimenti le persone di bassa statura ed i bambini si trovano con gli occhi troppo vicini al piano della scrivania.

Un altro aspetto da osservare nella postura è quello di mantenere la schiena eretta e una posizione ben “centrata” senza rotazioni anomale o inclinazioni eccessive della testa.

Per quanto riguarda la postura di fronte al computer è importante la posizione dello schermo: lo schermo deve essere posizionato in modo tale che il bordo superiore del monitor sia all’altezza degli occhi o appena più basso in modo tale che si possano spostare gli occhi dallo schermo verso l’orizzonte semplicemente alzando lo sguardo (da D.Lgs. n. 81/08 recante il “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”).

Pause che riducono lo stress accomodativo
Per evitare di affaticare troppo gli occhi quando si svolgono attività prossimali (da vicino) bisogna fare delle pause. Questo vale sia per l’attività di studio, lettura e scrittura che quella a videoterminale.

Mentre leggete, quando avete finito di leggere la pagina, guardate oltre il libro, più lontano possibile per alcuni secondi e poi appena sentite gli occhi più rilassati ricominciate a leggere.

Mentre lavorate al computer distogliete spesso gli occhi dal monitor guardando sempre in lontananza per rilassare la muscolatura dell’occhio ed eseguite una pausa di 15 minuti ogni due ore (come da D.Lgs. n. 81/08 recante il “testo unico sulla sicurezza sul lavoro”).

Miopia e stile di vita sano
Una delle sorprese delle recenti ricerche è l’importanza del tempo trascorso all’aria aperta nella prevenzione della miopia.

Dai dati a nostra disposizione, appare che almeno 14 ore a settimana all’aperto (specialmente nel periodo invernale i giovani non lo fanno) possano essere d’aiuto nel rallentamento della progressione miopica.

Molti sono i fattori che entrano in gioco in questo caso:

L’esposizione solare con la produzione di vitamina D
Il rilascio di elementi a livello della retina come la dopamina
L’esposizione a microrganismi che possono risultare benefici
Risulta molto benefico in termini di contenimento della miopia praticare attività sportive, meglio se svolte all’aria aperta.

Rallentare la miopia con l’alimentazione
Da diversi anni tutti gli specialisti che si occupano di salute sottolineano quanto sia importante una corretta alimentazione.

Gli occhi e la miopia non fanno eccezione.

Un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura con pochi zuccheri e grassi rende il nostro organismo più forte e capace di fronteggiare le richieste visive sempre più affaticanti che il nostro moderno stile di vita ci richiede.

In conclusione
Quando noi di Istituto Ottico Ciaroni ci troviamo di fronte ad una persona miope o che sta per diventare miope, ci preoccupiamo di educarla ad un corretto stile di vita, ad un’igiene visiva che metta i suoi occhi al riparo da brutte sorprese.

Pensiamo che il nostro lavoro sia una missione: far vedere bene le persone. Riteniamo infatti la visione uno dei beni più preziosi che abbiamo.

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